Biografia

Alberto Camerini nasce a San Paolo del Brasile il 16 Giugno del 1951. Passa qui la sua infanzia fino all'età di 11 anni quando la famiglia decide di tornare in Italia e si trasferisce a Milano.
Le sue prime esperienze professionali lo vedono in veste di chitarrista di sala per altri artisti tra cui Patty Pravo, Claudio Rocchi ed Eugenio Finardi. Proprio con Finardi, amico dai tempi del liceo, e con la cantante Donatella Bardi fondano un gruppo chiamato "Il pacco". La prima prova da solista è del 1976 con il singolo "Pane quotidiano" e l'album "Cenerentola e il pane quotidiano" editi dalla Cramps Records con cui già un anno prima Alberto aveva lavorato come chitarrista e autore per l'album di Finardi "Non gettate alcun oggetto dal finestrino". In questo primo disco Alberto mescola rock e samba mentre i testi mostrano un evidente impegno politico con chiari riferimenti ai movimenti della sinistra giovanile e agli allora nascenti centri sociali. L'anno dopo è la volta dell'lp "Gelato metropolitano" in cui il sound elettrico del primo album cede il passo a sonorità più morbide ed acustiche dove il samba la fa da padrona anche se supportato da armonie prettamente europee. Durante questo periodo Alberto svolge una notevole attività live come supporter dei famosi Area accompagnandosi con la sola chitarra acustica e da qui il motivo delle sonorità più acustiche dell'lp, realizzato proprio con l'intenzione di essere il più facilmente riproducibile nei concerti dal vivo. Il 1978 porta l'album "Comici cosmetici" e un nuovo cambio di rotta; torna nuovamente il rock elettrico ma stavolta indirizzandosi verso la canzone più facile ed immediata, contaminata anche dal punk che va per la maggiore proprio in quel periodo. Chiuso il capitolo con la Cramps Records, nel 1980 Alberto passa alla CBS e per il suo nuovo lavoro discografico si affida alle cure dell'amico di vecchia data, nonché tastierista, produttore e arrangiatore Roberto Colombo che contribuirà non poco al successo di Alberto. Il Rock di "Comici cosmetici" si fa più elettronico mentre le musiche ed i testi sviluppano in maniera più notevole la vena favolistica e giocosa che già si intravedevano nei primi lavori. Parallelamente Alberto comincia a creare il personaggio dell'Arlecchino Elettronico e il suo look si riempie di colori, rombi e fili elettrici. Con questo disco intitolato Alberto Camerini" incominciano i primi segni di successo, supportato dai singoli "Sintonizzati con me" e "Serenella". Il 1981 è l'anno della consacrazione definitiva. Esce il singolo "Rock 'n' roll robot" ed è il successone. La canzone si spinge fin sulle vette delle classifiche mentre il personaggio dell'Arlecchino Elettronico invade la televisione. L'album, intitolato "Rita e Rudy" continua con le sonorità cominciate con l'anno precedente sviluppando però in maniera sempre più evidente l'elettronica gestita in maniera efficace dal bravissimo Roberto Colombo. L'anno dopo Alberto fa il bis con la celeberrima "Tanz bambolina" e l'album "Rockmantico" che prosegue ancora sulle sonorità rock-elettroniche. Nello stesso anno Alberto partecipa anche al disco di Giangilberto Monti "Guardie e ladri", concept album a cui partecipano anche altri artisti tra cui Anna Oxa. Dopo un difficile e stressante periodo, a causa della pressione dello stravolgente successo, Alberto pubblica il singolo "Computer capriccio" dove le chitarre elettriche tornano ad essere protagoniste senza però dimenticare le sonorità elettroniche che avevano caratterizzato "Tanz bambolina". Anche questa canzone viene premiata dal successo ma, nonostante questa positiva premessa, l'album che già era pronto, viene rimane inspiegabilmente nel cassetto per volere della casa discografica. Nel 1984 partecipa al Festival di Sanremo" con "La bottega del caffè", gradevole canzone pop-samba che però non ottiene grande riscontro ne come piazzamento ne come vendite discografiche. In questo periodo Alberto sente il bisogno di riappropriarsi della musica a lui più congeniale, ovvero il rock e il latin ma i discografici premono perché continui con le canzoni pop. Il risultato che vede la luce nel 1986 è l'album "Angeli in blue jeans" che nelle intenzioni di Alberto doveva essere un album di puro rock batteria-basso-chitarra ma che, a sua insaputa, subirà uno stravolgimento in fase di mixaggio con l'aggiunta di tastiere e che sarà una delle cause dell'abbandono della CBS. Gusti personali a parte, l'album non ottiene grandi riscontri, nonostante le svariate partecipazioni di Alberto a trasmissioni musicali, non più in veste di Arlecchino Elettronico ma con un look molto più in sintonia con le mode giovanili del periodo, in cui imperversava la moda paninara.
Dopo questa esperienza, Alberto lascia le scene e si dedica per anni al teatro. Nel 1995 ritorna ad incidere, stavolta con la Duck Record con cui realizza "Dove l'arcobaleno arriva", album prettamente samba acustico e la raccolta di successi reincisi con sonorità prevalentemente dance "Arlecchino elettronico". In questo periodo Alberto tiene svariati concerti, sia con il gruppo che con il solo ausilio della chitarra acustica e delle basi. Successivamente gli interessi musicali di Alberto si avviano verso il punk, lo ska ed il reggae. Deciso a realizzare musica seguendo esclusivamente i suoi gusti e senza accettare compromessi con nessuno, fonda la sua etichetta discografica, la 316 Records e nel 2001 pubblica l'album "Cyberclown" dove il punk-reggae-ska viene affiancato anche da suoni più rock classico, rap e ballate d'atmosfera.

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